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Cos’è il green mining? Bitcoin, energie rinnovabili e criptovalute sostenibili.

cos'è il green mining

Cos’è il green mining? Con il termine green mining si fa riferimento a tutte quelle modalità di mining per Bitcoin e per altre criptovalute che sfruttano energie rinnovabili. Queste soluzioni hanno dei requisiti energetici più contenuti e soprattutto un minore impatto ambientale. Al giorno d’oggi, spinte da un acceso dibattito sul tema dell’ecologia, sempre più blockchain sono alla ricerca di soluzioni meno inquinanti e alternative eco-sostenibili.

Uno dei temi oggi più discussi a livello mondiale è sicuramente quello della sostenibilità e del consumo di risorse. Anche il mondo cripto è profondamente coinvolto nel dibattito, e la continua ricerca di soluzioni a basso impatto e di criptovalute sostenibili è il focus di molti progetti innovativi.

Le criptovalute sono una buona idea a molti livelli e hanno di certo un futuro promettente, ma non possono avere con un costo così alto per l’ambiente.

Elon Musk

A volte, questo delicato tema viene un po’ banalizzato e strumentalizzato, ed è facile sentirsi confusi. In questo articolo scopriremo che cos’è il green mining, comprenderemo meglio le problematiche legate al mining di Bitcoin, ed esploreremo alcuni progetti che cercano soluzioni alternative per criptovalute sostenibili.

Il mining Bitcoin: consumo energetico e ambiente.

La blockchain di Bitcoin viene sempre più spesso criticata per il suo consumo energetico.
Il metodo di consenso su cui si basa Bitcoin, chiamato proof of work, richiede effettivamente molta energia per funzionare. Il mining Bitcoin, alla base del proof of work, assorbe una quantità di energia elettrica annuale paragonabile a quella dell’Argentina intera.

Questi consumi energetici tutt’altro che risibili hanno più volte attirato l’attenzione di politici e di altre personalità di spicco. Ad esempio, Elon Musk nel maggio 2021 comunicò di non accettare più pagamenti in BTC per le automobili Tesla. Questo fino a quando non si fossero trovate delle soluzioni più eco-sostenibili al mining Bitcoin.

Naturalmente questi dati fanno riflettere, e il dibattito sui consumi è legittimo e necessario. Tuttavia, c’è un’altra domanda fondamentale che spesso si dimentica. Bisognerebbe anche chiedersi quale sia effettivamente il valore d’uso di Bitcoin. In altre parole, i consumi andrebbero valutati anche in relazione all’effettiva utilità del prodotto. Molte persone, ad esempio, considerano Bitcoin come un bene rifugio al pari dell’oro. In questo caso vale la pena ricordare che i consumi legati all’estrazione dell’oro fisico sono paragonabili a quelli del mining Bitcoin.

Se si apprezza Bitcoin come l’equivalente digitale dell’oro e si comprende che la sua affidabilità è direttamente proporzionale all’energia utilizzata per mettere in sicurezza la sua rete, allora è evidente che il consumo energetico è appropriato.

Ferdinando Ametrano

Cos’è il green mining? Il mining sostenibile con energie rinnovabili.

Ora che abbiamo inquadrato con più chiarezza la questione del mining Bitcoin, siamo pronti per capire cos’è il green mining.

Con green mining si fa riferimento a tutte quelle attività di mining (per Bitcoin ma non solo) che sfruttano energie rinnovabili, e che hanno dunque un impatto ambientale più ridotto. Questo è un punto importante da sottolineare: consumo energetico e impatto ambientale non sono necessariamente equivalenti. Ad esempio, produrre 1 Gigawatt di elettricità in una centrale a carbone ha un impatto molto diverso rispetto a produrre la stessa quantità in un impianto idroelettrico o fotovoltaico.

Il recente ban della Cina, che ha proibito il mining su tutto il suo territorio, ha causato lo spostamento di molti miner in altre zone del pianeta, soprattutto negli Stati Uniti. Abbiamo assistito alla nascita di molti impianti di mining ad energia solare, eolica e idroelettrica in Texas, Arizona, New Mexico, e anche in Canada.

Dal momento che il consumo di elettricità è sempre un costo per i miner, questi sono naturalmente incentivati a cercare soluzioni ottimali e sostenibili. In particolare, molti impianti di mining stanno nascendo in zone remote, al fine di sfruttare quelle risorse che andrebbero altrimenti perdute.

Bitcoin non è un sistema che incentiva lo spreco, anzi incentiva l’efficientamento.

Giacomo Zucco

In molti settori assistiamo ad un passaggio verso energie rinnovabili, e il mondo delle criptovalute non resta indietro. Il Bitcoin Mining Council, fondato nel maggio 2021, ha stimato che nell’ultimo trimestre del 2021 le energie rinnovabili alla base del mining Bitcoin erano circa il 58% del totale.

Il proof of stake e le alternative al mining per criptovalute sostenibili.

Fino a qui abbiamo spiegato cos’è il green mining, ma esistono anche molte alternative che sperimentano metodi alternativi al dispendioso proof of work. Vediamo qualche esempio.

Il metodo di consenso più utilizzato nel mondo delle blockchain, dopo il proof of work, è sicuramente il proof of stake (PoS). A proposito, in questo articolo spieghiamo tutte le differenze tra proof of work e proof of stake.

Sono molti i progetti e le criptovalute basati sul PoS. Citiamo ad esempio Cardano, tra le prime ad implementare questo metodo, insieme a Cosmos, Polkadot e Tezos.
La blockchain di Cardano consuma circa il 95% di elettricità in meno rispetto alla blockchain di Bitcoin. Questo significa che eseguire delle transazioni di ADA ha un impatto ambientale molto ridotto rispetto all’inviare dei BTC.

Il proof of stake, in generale, è molto meno dispendioso in termini energetici rispetto al proof of work. Per questo stiamo assistendo ad un’adozione sempre maggiore di questo metodo. Basti pensare alla blockchain di Ethereum, seconda per capitalizzazione dopo Bitcoin. Attualmente Ethereum si basa su un sistema di mining tradizionale, ma già da molto tempo pianifica di spostare l’intero network su un sistema PoS. Questo aggiornamento, chiamato Ethereum 2.0, dovrebbe avvenire durante il 2022.

Nano, Chia e altre criptovalute sostenibili.

Esistono anche molte criptovalute sostenibili che stanno sperimentando metodi di consenso alternativi. Per fare un esempio, Nano (XNO), è basato sulla tecnologia Block Lattice, e permette transazioni istantanee e senza costi, con un ridottissimo impatto ambientale.

Un’altra criptovaluta dal funzionamento innovativo è Chia (XCH). Alla base del funzionamento di Chia c’è un innovativo metodo chiamato proof of space che, anziché sfruttare la potenza di calcolo, sfrutta lo spazio libero sugli hard disk.

Tra i molti progetti che vengono citati quando si parla di criptovalute sostenibili, qui menzioniamo anche IOTA, SolarCoin e BitGreen.

Attenzione però, ci sono anche altri parametri da considerare. Per prima cosa va detto che molti progetti che si definiscono più sostenibili di Bitcoin sono anche molto più piccoli. Il consumo energetico, all’aumentare delle transazioni e delle dimensioni del network, può crescere vertiginosamente, e a volte anche in maniera non lineare. Inoltre, molti progetti che mirano a ridurre i consumi per transazione, lo fanno a discapito della decentralizzazione e della sicurezza. In altre parole, si rinuncia a decentralizzazione e a sicurezza per ottenere scalabilità ed efficienza, ma il prezzo da pagare è spesso ignorato.

Green mining e criptovalute sostenibili, uno sguardo al futuro.

In questo articolo abbiamo spiegato che cos’è il green mining ed esplorato varie alternative che mirano a rendere le criptovalute sostenibili. Il dibattito sulla sostenibilità è molto acceso, e la ricerca di soluzioni più efficienti è il focus di molti progetti. Dagli impianti di mining ad energia rinnovabile, alle blockchain con metodi di consenso innovativi, le opzioni eco-sostenibili si moltiplicano e si sviluppano ogni giorno.

A riprova di ciò citiamo il Crypto Climate Accord. Si tratta di un accordo lanciato da varie associazioni, e che vede firmatari molti progetti del mondo crypto. Questo accordo si prefigge, entro il 2025, di rendere tutta l’energia usata dalle blockchain completamente rinnovabile.

Purtroppo, a volte il marketing le esigenze di mercato portano ad affrontare questo delicato tema con meno trasparenza di quanto meriterebbe, e si rischia di fare un po’ di confusione. Noi dobbiamo sempre approfondire, e soppesare con mente aperta tutti i pro e i contro.

Questo contenuto non fornisce consulenza finanziaria o fiscale. Lo scopo di questo articolo è puramente informativo, educativo e/o di intrattenimento. I nostri contenuti non hanno la finalità di sollecitare all’acquisto e/o alla vendita di beni o servizi. Ogni riferimento a prodotti e/o servizi deve intendersi a scopo esemplificativo. Ricordiamo che la detenzione, la negoziazione e l’utilizzo di risorse finanziarie comporta sempre rischi significativi, inclusa la possibile perdita di tutte le risorse in portafoglio. Per questo, prima di effettuare qualunque operazione in questo ambito, assicurati di aver studiato e compreso a pieno quello che stai facendo e tutti i rischi connessi.

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