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Cos’è il metaverso? Come funzionano Decentraland e The Sandbox, e come entrare.

cos'è il metaverso

Cos’è il metaverso? Con questo termine, nato dalla cultura cyberpunk, indichiamo la creazione di spazi virtuali interattivi dove, tramite un avatar, possiamo interagire con gli altri utenti e con l’ambiente che ci circonda. Esistono diversi tipi di metaverso, ognuno con caratteristiche specifiche e utilizzi dedicati. Alla base di queste piattaforme, che spesso sfruttano token e nft per alimentare una propria economia interna, troviamo la tecnologia blockchain.

In questo articolo spiegheremo che cos’è il metaverso, facendo alcuni esempi di come viene utilizzato in ambiti diversi. Vedremo come accedervi e analizzeremo alcune delle piattaforme più conosciute come Decentraland e The Sandbox. Infine, cercheremo anche di capire le potenzialità future di questa nuova tecnologia.

Cos’è il metaverso e come funziona: un nuovo modo per usufruire del Web 3.

La parola metaverso è stata utilizzata inizialmente nella cultura cyberpunk, e in particolare nel libro di fantascienza “Snow Crash”, pubblicato nel 1992. All’epoca si immaginava un futuro in cui internet e la tecnologia in generale sarebbero diventati talmente avanzati da fondersi con la realtà stessa.

Al giorno d’oggi si parla sempre più spesso di metaverso, e con nuovi mondi virtuali creati ogni momento stiamo assistendo ad una vera e propria rivoluzione tecnologica.

Con il metaverso stiamo assistendo ad una transizione: prima utilizzavamo semplicemente internet guardando un mondo 2D, ora stiamo iniziando a muoverci dentro internet stesso, in un mondo 3D.

Dave Waters

Ma precisamente cos’è il metaverso? Il termine metaverso fa riferimento ad un mondo virtuale dove, tramite la creazione di un avatar (un personaggio che ci rappresenta virtualmente), possiamo interagire con altre persone senza averle fisicamente vicine a noi. Saremo infatti immersi in uno spazio virtuale 3D insieme ad altri utenti che, come noi, si connettono alla piattaforma per svagarsi e giocare, ma anche per lavorare e dare sfogo alla creatività.

Come entrare nel metaverso: tutti gli strumenti indispensabili.

Come abbiamo detto, un metaverso è la realizzazione di un universo 3D dove, tramite la creazione di un avatar, possiamo interagire virtualmente con gli altri utenti connessi. Questi nuovi mondi virtuali sono accessibili praticamente a chiunque, e solitamente non ci sono particolari limitazioni. Per entrare in un metaverso è necessario però essere in possesso di alcuni strumenti di base.

Per prima cosa occorre possedere un computer o uno smartphone con delle prestazioni idonee. Le risorse grafiche richieste possono variare a seconda della complessità grafica del metaverso in questione.

In secondo luogo è davvero importante avere anche una connessione a internet stabile e con buoni valori di download e di ping. Una latenza eccessiva potrebbe infatti compromettere l’esperienza. Un tool molto utile per testare la propria connessione è: https://www.speedtest.net/it

Infine, come per la maggior parte delle piattaforme, bisognerà creare un account personale, registrandosi con i propri dati. In alcuni casi è richiesto anche un wallet crypto compatibile, come ad esempio Metamask.

Se vogliamo spingerci ancora oltre, possiamo anche utilizzare un visore per la realtà virtuale (chiamato VR). Questi dispositivi permettono di fruire i metaversi in maniera estremamente più immersiva e coinvolgente. Attenzione agli effetti collaterali però, come nausea e mal di testa.

Alcuni metaversi stanno avendo sempre più una connotazione “professionale”. Ciò significa che, oltre all’utilizzo per svago, in futuro vedremo svilupparsi anche un approccio lavorativo ai metaversi. Le aziende avranno la possibilità di tenere conferenze e riunioni virtualmente, i clienti potranno accedere a nuovi servizi, e sempre più professionisti lavoreranno in smart working. Si pone dunque la necessità di norme e garanzie chiare per quanto riguarda la privacy e la sicurezza dei dati personali.

I metaversi più conosciuti: come funzionano The Sandbox e Decentraland.

Esploriamo ora alcuni dei metaversi più conosciuti, prendendo come esempi principali le piattaforme The Sandbox e Decentraland. Abbiamo scelto questi due metaversi in quanto risultano essere tra i più utilizzati e apprezzati dal pubblico.

The Sandbox: il metaverso su Ethereum che dà spazio alla creatività.

The Sandbox è una delle piattaforme più famose, con uno spazio virtuale ricco di territori da esplorare e di utenti con cui interagire. Questo metaverso è basato sulla blockchain di Ethereum: ogni item, avatar e terreno è dunque un NFT che può essere acquistato, collezionato e scambiato.

The Sandbox è un metaverso community-driven, e la comunità di giocatori è centrale nel suo sviluppo. Sono infatti proprio gli utenti che lo popolano a creare molti dei nuovi oggetti e degli eventi, arricchendo così il mondo virtuale. Per fare un esempio, è possibile creare, attraverso apposite applicazioni, un vestito da far indossare al nostro avatar. Una volta creato, potremmo anche renderlo disponibile agli altri giocatori, gratuitamente o a pagamento.

The Sandbox: il token SAND e le land da acquistare.

Gli utenti, per fare i loro acquisti, devono possedere un wallet personale e sfruttare il token del gioco, chiamato SAND. Tramite questa valuta si possono realizzare compravendite dentro e fuori dal metaverso. Tuttavia, l’investimento più importante riguarda l’acquisizione di un terreno virtuale. Quest’ultimo viene chiamato Land, ed è presente in numero limitato. Esistono infatti soltanto 166.464 Land, e questa scarsità ne accresce il valore.

Su The Sandbox tutto può essere acquistato, scambiato e venduto. Il proprietario di una land può, ad esempio, creare un evento come una mostra d’arte o un concerto, e far pagare l’accesso ai visitatori. Questo metaverso dunque non è altro che un enorme spazio virtuale a disposizione della creatività degli utenti, che potranno popolarlo con progetti, eventi e attività di ogni genere.

Nonostante si trovi attualmente in fase alpha, The Sandbox ha raccolto un buon numero di utenti già nei primi mesi di attività. Le prime Land sono state vendute e la piattaforma offre già molte possibilità. Il tutto con una grafica accattivante, curata nei minimi dettagli. Non ci resta che attendere i futuri aggiornamenti che renderanno The Sandbox un metaverso sempre più profondo e interessante.

Decentraland: più di 800.000 utenti nel second life su blockchain.

La seconda piattaforma che analizziamo è Decentraland. Si tratta di un metaverso che, già al lancio, ha attratto un numero molto alto di utenti. A fine dicembre 2021, infatti, si registravano oltre 800.000 persone. Come The Sandbox, anche Decentraland è un second life (un mondo virtuale) basato sulla tecnologia blockchain di Ethereum, e offre la stessa possibilità di acquistare terreni e NFT. Il token di gioco che alimenta l’economia interna è chiamato MANA.

Per accedere a Decentraland occorre un wallet per il Web 3, come ad esempio Metamask. Una volta fatto l’accesso si può ideare il proprio avatar utilizzando gli elementi gratuiti messi a disposizione, oppure comprandone di nuovi. Appena entrati ci troviamo nella piazza principale chiamata Genesis Plaza. Da qui possiamo dirigerci verso vari luoghi d’intrattenimento come ad esempio la Opensea Gallery, dove si trovano le esposizioni dei crypto artisti. Un luogo molto frequentato è il casinò: esiste infatti una zona chiamata Vegas Plaza interamente dedicata al gioco e alle scommesse.

La mappa di Decentraland è composta da 90.601 Land, di cui 43.689 sono lotti privati in vendita. Ogni Land ha una dimensione di 16×16 metri. Il termine ESTATE viene usato per l’unione di due Land vicine.

Le opportunità pubblicitarie e di marketing sono molteplici, e già molte aziende importanti hanno acquistato spazi nel gioco e avviato sponsorizzazioni. All’interno di Decentraland, ad esempio, si possono già trovare manifesti di Tommy Hilfingher o Dolce & Gabbana. Attualmente, nonostante il valore del progetto, Decentraland è ancora parzialmente disabitato poiché, come per The Sanbox, si tratta di un’idea ancora in fase di sviluppo.

Cos’è il metaverso: un panorama in rapida crescita.

Abbiamo analizzato Decentraland e The Sandbox, due metaversi crypto che si basano sulla blockchain di Ethereum. In generale queste due piattaforme sono molto simili in quanto, seppur con un interfaccia grafica diversa, basano il loro funzionamento sulla compravendita di Land e di item. Inoltre, in entrambe sono gli utenti ad avere il potere decisionale per le future scelte del progetto. Anche in Decentraland, infatti, i detentori del token hanno la possibilità di votare e approvare le decisioni degli sviluppatori.

Negli ultimi anni stanno nascendo molte nuove piattaforme. Possiamo citare, per esempio, Blocktopia: un metaverso racchiuso in un grattacielo di ventuno piani. Qui l’obiettivo è far incontrare tutti gli appassionati di criptovalute per esporre nuovi progetti e apprendere nuovi strumenti.

Anche in Italia abbiamo un progetto di metaverso chiamato The Nemesis. Ideato dai creatori Alessandro De Grandi e Riccardo Zanini, ha l’obiettivo di rivoluzionare il mondo del gaming, dei social e dell’intrattenimento basandosi sulla tecnologia blockchain.

Tutte le possibilità del metaverso: dall’intrattenimento allo smart working.

Un metaverso, oltre a rappresentare l’ultima tendenza in campo tech, è uno spazio che intende offrire tanti contenuti votati all’intrattenimento, ma non solo. Abbiamo già citato molti degli sviluppi di un metaverso, ma fin dove ci si può spingere? Non esiste una reale risposta a questa domanda, in quanto molti utilizzi del metaverso sono ancora inesplorati.

La realtà aumentata cambierà il mondo molto più di altre tecnologie.

Tim Sweeney

All’interno di una sola piattaforma si può unire il mondo videoludico a quello dell’arte digitale, organizzare eventi e lavorare in smart working. In alcuni casi c’è addirittura la possibilità di trovare un lavoro proprio all’interno di questi mondi virtuali, come per esempio la guida turistica, e ricevere il pagamento mediante i token del gioco.

Sono numerose anche le collaborazioni tra aziende e personaggi famosi con questo nuovo mondo. Nel metaverso The Sandbox, ad esempio, è presente la discoteca privata del rapper americano Snoop Dogg. Qui vengono organizzati esclusivi eventi privati a pagamento. Un’altra persona famosa che ha investito in The Sandbox è stato il noto calciatore italiano Marco Verratti che gioca nel Paris Saint-Germain. Il calciatore ha acquistato un’isola composta da ben venticinque terre al prezzo di 910 ETH (2,9 milioni di dollari!) per poter ospitare i fan e gli amici ai suoi eventi virtuali.

Cos’è il metaverso: un futuro di possibilità, con qualche riserva.

I nuovi metaversi, oggi ancora in fase di sviluppo, potrebbero portare a una rivoluzione in molti ambiti: dall’intrattenimento online allo smart working. I possibili scenari futuri sono innumerevoli, e nuove opportunità nasceranno proprio dalla creatività dei giocatori. Tuttavia c’è indubbiamente ancora tanto lavoro da fare a livello di grafica e di fruibilità, ed è fondamentale definire nuove linee guida per tutelare la privacy degli utenti.

Non mancano anche varie critiche relative al mondo dei metaversi. In molti si dicono scettici rispetto all’effettiva utilità, e c’è anche chi nutre una legittima preoccupazione per le nuove generazioni, che sono sempre più digitalizzate e rischiano di allontanarsi dalla realtà. Le promesse del metaverso sono molte, ma prima di buttarsi ad occhi chiusi nell’ennesima realtà virtuale occorre sempre fermarsi a riflettere.

In questo articolo abbiamo spiegato cos’è un metaverso e presentato alcuni esempi: Decentraland e The Sandbox. Abbiamo analizzato le caratteristiche e il funzionamento di queste piattaforme, illustrandone anche le potenzialità e i limiti. Per concludere ricordiamo che non tutti i metaversi sono legittimi, e che anche qui non mancano scam e progetti truffaldini. Teniamo gli occhi sempre ben aperti!

Questo contenuto non fornisce consulenza finanziaria o fiscale. Lo scopo di questo articolo è puramente informativo, educativo e/o di intrattenimento. I nostri contenuti non hanno la finalità di sollecitare all’acquisto e/o alla vendita di beni o servizi. Ogni riferimento a prodotti e/o servizi deve intendersi a scopo esemplificativo. Ricordiamo che la detenzione, la negoziazione e l’utilizzo di risorse finanziarie comporta sempre rischi significativi, inclusa la possibile perdita di tutte le risorse in portafoglio. Per questo, prima di effettuare qualunque operazione in questo ambito, assicurati di aver studiato e compreso a pieno quello che stai facendo e tutti i rischi connessi.

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