Cos’è una DApp? Come funzionano le applicazioni decentralizzate e il Web 3.

Cos'è una DApp

Cos’è una DApp? Il termine DApp, che oggi si sente sempre più spesso, fa riferimento ad un’applicazione decentralizzata. Si tratta di applicazioni che, anziché girare su server centralizzati appartenenti ad un’unica entità, basano il loro funzionamento su network decentralizzati, e in particolare su blockchain. Finanza, gaming, scommesse, arte, collezionabili e altro ancora: le DApp si stanno sviluppando sempre più, e la rivoluzione del Web 3 sembra essere alle porte.

In questo articolo scopriremo che cos’è una DApp, e spiegheremo in maniera chiara e semplice come funzionano le applicazioni decentralizzate e il Web 3. Non solo: esploreremo anche alcune delle DApp più interessanti e più utilizzate, e impareremo ad usare un utile tool gratuito per scovare i nuovi trend e le ultime applicazioni.

Cos’è una DApp? Tutto quello che c’è da sapere sulle applicazioni decentralizzate e sulla rivoluzione del Web 3.

Nel mondo crypto (e non solo!) si sente sempre più spesso parlare di applicazioni decentralizzate, ma cos’è una DApp? Per rispondere questa domanda dobbiamo per prima cosa comprenderne il funzionamento. Niente paura: spiegheremo tutto in maniera molto chiara e senza troppi tecnicismi.

Partiamo con qualche esempio di applicazione tradizionale, non decentralizzata. Twitter, Netflix, Spotify e l’app della vostra banca sono tutte applicazioni che funzionano grazie ad uno o più server centrali. Qui vengono conservati ed elaborati tutti i dati, compresi quelli più sensibili e privati. Inserendo nome utente e password vi identificate e potete accedere ad un servizio, come ad esempio scrivere un post o ascoltare un brano. I proprietari del servizio in questione sono enti centralizzati (spesso grandi compagnie), e hanno accesso a tutti i dati di tutti gli utenti iscritti.

Allora, cos’è una DApp, e come si differenzia? Una DApp funziona in maniera molto diversa: anziché girare su server centralizzati, si basa su un network decentralizzato. Tutti i dati vengono elaborati da smart contract e salvati in maniera distribuita e sicura su una blockchain. Oggi la blockchain più utilizzata per le DApp è sicuramente Ethereum, ma ne esistono molte altre, come ad esempio Tron, Polygon, o la Binance Smart Chain.

Ecco spiegata la differenza tra i due tipi di applicazioni. L’esperienza utente e l’interfaccia delle DApp dovrebbero essere del tutto simili a quelle offerte dalle tradizionali applicazioni (anche se non è sempre così, come vedremo), mentre è il funzionamento profondo (in gergo: back-end) ad essere differente.

Credo che le DApp supereranno in utilizzo anche le web app più popolari. Sono più flessibili, trasparenti, distribuite, resilienti, e hanno una struttura di incentivi migliore rispetto ai software attuali.

Siraj Raval – Autore

Tra poco scopriremo insieme alcune delle DApp più utilizzate, ma prima spendiamo ancora un momento per capire cos’è una DApp. Ora che sappiamo la differenza tra applicazioni tradizionali e DApp, dobbiamo chiederci quali siano i rispettivi pro e i contro.

Cos’è una DApp: i punti di forza delle applicazioni decentralizzate.

Cominciamo dai vantaggi. Per prima cosa, le DApp possono offrire, grazie al loro funzionamento decentralizzato basato su blockchain, più privacy e trasparenza.

Per accedere alle DApp è quasi sempre sufficiente utilizzare un apposito wallet (come Metamask). Non occorrono credenziali, e non serve identificarsi; al contrario: spesso possiamo operare anonimamente. L’assenza di un ente centrale è anche un’ottima cosa per la resistenza alla censura: non c’è nessuno che può impedirci di accedere alle DApp. Inoltre, dal momento che il codice è molto spesso open source, tutti possono ispezionarlo, e non è necessario fidarsi ciecamente.

Le DApp tendono ad essere anche più sicure, in quanto tutti i dati sono salvati immutabilmente su blockchain, e dunque non possono essere modificati a posteriori (ad esempio da qualcuno con cattive intenzioni). Lo stesso vale per gli smart contract: non solo sono praticamente impossibili da hackerare direttamente, ma sono anch’essi ispezionabili e controllabili da tutti.

Infine, le DApp mirano ad offrire un’operatività ininterrotta (in questo caso si parla di zero downtime). Questo poiché non girano su un server centrale, il quale potrebbe avere dei problemi o addirittura venire spento. Al contrario, si basano su un network distribuito con molti nodi (esattamente come Bitcoin), che difficilmente può essere disattivato completamente.

Dobbiamo tenere a mente però che lo sviluppo delle DApp è ancora all’inizio. Molte tecnologie sono ancora sperimentali, e occorre prestare sempre parecchia attenzione. Vediamo dunque alcuni svantaggi e alcuni rischi delle DApp.

Cos’è una DApp: gli svantaggi e i rischi delle applicazioni decentralizzate.

Tra gli svantaggi dobbiamo sicuramente citare la possibilità di congestioni del network. Ricordate Cryptokitties, il gioco lanciato su Ethereum nel 2017 che vede protagonisti dei gattini digitali? Poco dopo il lancio, Cryptokitties registrò tanto successo da causare un rallentamento generale dell’intera blockchain. Un episodio simile è successo più di recente su Polygon, con un innalzamento delle fee (tariffe) per tutti gli utenti. Questo avviene poiché ogni blockchain è in grado di elaborare solo un certo numero di transazioni al secondo.

Congestione o meno, le fee per utilizzare certe DApp sono in alcuni casi piuttosto alte, se non addirittura proibitive. Questa può essere una barriera importante per molti utenti. Tuttavia, proprio per risolvere questi problemi di scalabilità, stanno nascendo varie soluzioni innovative (i cosiddetti layer-2).

Dal punto di vista tecnico, le DApp tendono ad essere più impegnative da mantenere. Questo poiché il codice, salvato sulla blockchain sotto forma di smart contract, non può essere modificato direttamente. Dunque la risoluzione di bug e l’implementazione di aggiornamenti richiede un lavoro molto maggiore rispetto alle applicazioni centralizzate.

Infine, va detto che molto spesso l’esperienza utente sulle DApp è ancora più complessa e meno user-friendly rispetto alle applicazioni tradizionali. Non tutti sanno come installare e utilizzare un wallet, ad esempio. Questo è certamente un ostacolo per la diffusione delle DApp su larga scala. Tra l’altro, bisogna ricordare che ci sono sempre dei rischi connessi all’operatività su blockchain. Basta un piccolo errore dell’utente (o uno smart contract scritto male), e si possono perdere tutte le criptovalute in un batter d’occhio.

Come funziona il Web 3: DApp, blockchain, wallet, e il web di terza generazione.

Ora che abbiamo chiarito che cos’è una DApp, è arrivato il momento di introdurre il concetto di Web 3, che è strettamente legato alle applicazioni decentralizzate.

Cominciamo facendo un passo indietro. Con il termine Web 3 si fa riferimento al web di terza generazione, ma quali sono quelle precedenti?

Il Web 1.0, che risale agli anni novanta, era molto più semplice del web attuale: l’utente poteva navigare attraverso contenuti quasi sempre statici, e con un livello molto basso di interattività.

Il Web 2.0 è il web che visitiamo tutti i giorni: Facebook, Amazon, YouTube, Reddit e così via. Si tratta di siti molto interattivi, e di contenuti che spesso vengono generati dall’utente stesso (pensiamo a tutti i social media e ai blog). Il web di seconda generazione ha cambiato radicalmente il modo in cui le aziende svolgono il loro business, e ha visto l’affermarsi di quello che chiamiamo “BigTech”. I dati personali degli utenti sono diventati merce di scambio, e la pubblicità mirata riempie tutti gli spazi liberi.

Il Web 3.0 (che si trova scritto anche come web3), è il web del futuro. Siamo ancora agli albori di questa terza generazione, che comporterà un cambio di paradigma tanto importante quanto i precedenti. Con web di terza generazione si fa riferimento ad un web prevalentemente decentralizzato, basato su blockchain e su DApp. I dati degli utenti e il codice delle applicazioni vengono salvati su blockchain ed elaborati da smart contract, i quali garantiscono un funzionamento automatico e virtualmente ininterrotto.

Il Web 3 tende ad eliminare gli enti centralizzati, e li sostituisce con applicazioni decentralizzate che vivono su un network distribuito, spesso gestite mediante il consenso degli utenti stessi. Per identificarsi ed accedere ai servizi non occorrono credenziali, ma è sufficiente usare un wallet (come ad esempio Metamask).

Il Web 3 è l’internet che appartiene agli utenti e agli sviluppatori

Chris Dixon

Va sottolineato che il Web 3 è ancora all’inizio, e il dibattito è attualmente molto acceso. Da una parte c’è chi sospetta che si tratti dell’ennesima trovata del BigTech per estrarre valore dagli utenti. Dall’altra c’è chi sostiene l’esatto opposto, e cioè che il Web3 riporterà tutto il potere nelle mani degli utenti. Solo il tempo potrà rispondere, ma certo non dovremo aspettare molto a lungo per scoprirlo.

Cos’è una DApp e a cosa serve? Le DApp da conoscere assolutamente.

Adesso che abbiamo spiegato cos’è una DApp e come funziona il Web 3, siamo veramente pronti. È arrivato il momento di tuffarci a capofitto nel mondo delle DApp, alla scoperta dei progetti più interessanti da conoscere assolutamente.

DeFi: gli exchange decentralizzati, il lending, e le altre DApp per la finanza decentralizzata.

Uno dei campi in cui le DApp si stanno sviluppando maggiormente è quello della DeFi. A proposito, se non lo avete ancora fatto, potete leggere questo articolo per imparare tutto quello che c’è da sapere sulla finanza decentralizzata.

I DEX: gli exchange decentralizzati. Nell’esempio precedente, quando parlavamo di Web 3, abbiamo citato gli exchange decentralizzati. Questi exchange, chiamati anche DEX, sono a tutti gli effetti delle DApp.

Pensiamo al DEX più famoso di tutti: Uniswap. Qui è possibile interagire, attraverso un wallet, con una DApp che ci permette di fare swap di token sulla blockchain di Ethereum.

BISWAP è una DApp simile, ma che opera sulla Binance Smart Chain. I DEX sono moltissimi, e in continua evoluzione, per questo è impossibile citarli tutti. Qui ci limitiamo a menzionare anche Sushi Swap, 1 Inch Network, e Quick Swap.

biswap binance smart chain metamask

Le DApp per il lending. AAVE, Compound e MakerDAO sono nomi molto conosciuti nel panorama del lending in DeFi. Queste DApp permettono sia di depositare dei fondi per guadagnare degli interessi, sia di chiedere dei prestiti decentralizzati in criptovalute.

TraderJoe, invece, è una piattaforma che combina le funzioni di un exchange decentralizzato a quelle del lending in DeFi. Funziona sul network di Avalanche.

I bridge per l’interoperabilità tra blockchain. Nel panorama DeFi attuale stanno acquistando sempre più popolarità i bridge, DApp che permettono a più blockchain diverse di comunicare. Si tratta di protocolli che, collegando network altrimenti incompatibili, rendono possibili gli swap multi-chain (transazioni di criptovalute tra blockchain). Tra i molti esempi, qui citiamo Rubic e Celer Network.

I portfolio tracker. Non possiamo non citare le DApp che permettono di tenere traccia del proprio portfolio DeFi. ApeBoard, ad esempio, permette di controllare l’andamento dei propri fondi impegnati nella finanza decentralizzata. Si tratta di un tool gratuito e molto utilizzato, che funziona anche con blockchain non EVM (Ethereum Virtual Machine).

Tra gli altri, anche DeBank e tin.network sono strumenti da tenere in considerazione, se si opera in DeFi.

NFT: i marketplace per i contenuti digitali e per i collezionabili.

Recentemente abbiamo assistito ad una vera e propria esplosione degli NFT, i token non fungibili. Che si tratti di opere d’arte, manufatti digitali, o collezionabili di vario genere, il mercato degli NFT è in grande fermento. Per interagire con questo universo esistono molte DApp, vediamone alcune.

OpenSea è il più grande marketplace di NFT, con più di 600.000 utenti e 80 milioni di NFT. Fondato nel 2017, OpenSea permette la compravendita di beni digitali di ogni tipo (dalla musica ai mondi virtuali). Naturalmente tutti i contenuti sono associati ad un token non fungibile, salvato su blockchain (Ethereum e Polygon).

Per chi preferisse muoversi sulla blockchain di Solana, Magic Eden è certamente una piattaforma da visitare.

Un’altra DApp che ha riscosso molto successo è NBA TopShot. Si tratta di un marketplace di NFT collezionabili a tema NBA. Questa DApp è basata sulla blockchain Flow, ottimizzata espressamente per gli NFT e i digital asset del mondo crypto.

GAMING: giocare con le DApp e il play to earn.

Un altro campo che sta prendendo sempre più piede nell’universo delle DApp è quello del gaming su blockchain. Il concetto di play to earn viene portato ad un nuovo livello, in quanto gli utenti possono accumulare token e NFT direttamente in game, per poi scambiarli e venderli sui marketplace e sugli exchange.

Uno dei giochi crypto più conosciuti e apprezzati è Gods Unchained. Si tratta di un card-game con modello play to earn che permette la compravendita di item sotto forma di NFT. Esattamente come in un classico gioco di carte collezionabili, dovremo creare il nostro mazzo, vincere gli incontri, e scambiare le nostre carte.

gods unchained play to earn dapp

Squid NFT World è un videogame con NFT basato sulla serie televisiva di successo “The Squid Game”. I giocatori, una volta creato l’NFT del loro personaggio, dovranno cimentarsi in differenti prove e mini giochi per vincere premi e scalare la classifica. Squid NFT World è un gioco creato dalla piattaforma Biswap, e funziona sulla Binance Smart Chain.

squid nft game DApp

Un altro gioco DApp che sta avendo un grande successo è Sorare. Si tratta di una versione su blockchain del fantacalcio: potremo creare, gestire e far gareggiare la nostra squadra per guadagnare punti e scalare le classifiche. Ogni giocatore è rappresentato da un NFT unico che può essere scambiato e messo all’asta.

Il panorama del gaming è in costante evoluzione, e ogni giorno escono nuovi titoli. Non tutti i giochi meritano attenzione ma, per chi ama videogiocare, questo è sicuramente un trend da tenere d’occhio.

GAMBLING: scommettere criptovalute sulla blockchain.

Grazie allo sviluppo delle DApp, sono nate molte piattaforme decentralizzate per il gambling e per le scommesse. Rispetto alle piattaforme tradizionali, le DApp permettono solitamente una trasparenza maggiore, anche se non è sempre così.

Esistono svariate applicazioni decentralizzate che permettono di effettuare scommesse sportive, o anche di partecipare a giochi di fortuna, come ad esempio i dadi e il poker.

Naturalmente vi ricordiamo di fare sempre molta attenzione, e non vi incoraggiamo a rischiare le vostre criptovalute. Tutte le attività legate al mondo delle scommesse sono soggette a normative, e l’accesso è vietato ai minori di 18 anni.

SOCIAL: i social network decentralizzati che incentivano gli utenti.

Anche il mondo dei social network non è rimasto indifferente alla diffusione delle DApp. Sebbene siamo ancora in una fase iniziale, esistono già molti progetti interessanti anche in questo campo.

Per fare un esempio, Steemit è un social basato sula blockchain STEEM. Lanciato nel 2016, Steemit ricompensa gli utenti che interagiscono con la piattaforma e che creano nuovi contenuti. Attraverso la criptovaluta Steem, vengono incentivati dunque i content creator e tutti gli utenti di questo social network.

Un’altra DApp che segnaliamo è YUP. Si tratta di un social network che incentiva i curatori di contenuti attraverso delle ricompense. Quando un utente mette un like ad un contenuto che noi avevamo precedentemente condiviso, riceviamo dei token YUP.

Le possibilità delle DApp sono infinite: dai domini internet al cloud storage decentralizzato.

Come abbiamo detto, il numero di DApp in circolazione è altissimo, e ogni giorno ne vengono create di nuove. Abbiamo fatto alcuni esempi delle applicazioni più conosciute e utilizzate. Tuttavia, l’uso delle DApp non si limita solo ai campi che abbiamo finora citato. Al contrario, le possibilità sono infinite. Qui ci limiteremo a fare due ulteriori esempi.

Unstoppable Domains permette l’acquisto di domini internet registrati su blockchain. Questi domini possono essere utilizzati sia per creare interi siti internet, sia per sostituire gli indirizzi del nostro wallet con dei nomi più facili da ricordare. Ad esempio, potremmo comprare il dominio mariorossi.crypto e utilizzarlo per ricevere direttamente pagamenti in criptovalute.

Storj è una DApp che permette di salvare grandi quantità di dati sul cloud, similmente ad altre soluzioni di cloud storage, come Dropbox o Google Drive. Tuttavia, Storj è una piattaforma decentralizzata, e dunque i nostri file non saranno conservati in un server centrale, bensì saranno distribuiti sull’intero network. Gli utenti che mettono a disposizione di questo cloud storage decentralizzato il loro spazio su disco vengono ricompensati con il token STORJ.

DApp Radar: un tool gratuito per tenere d’occhio le ultime DApp e i nuovi i trend.

Per chi volesse continuare ad esplorare il mondo delle DApp, e scoprire i nuovi trend, esiste una soluzione gratuita e molto utile: Dapp Radar.

Su questo sito possiamo trovare elencate oltre di 9000 DApp, con le rispettive metriche (come il numero di utenti, e il volume delle transazioni.) Le DApp sono organizzate per categoria e per blockchain, così da rendere più semplice la navigazione.

Se tutto questo non bastasse, Dapp Radar permette anche di gestire il proprio portfolio DeFi e di analizzare le performance dei propri token da un unica dashboard.

Un’altra funzionalità da non trascurare di questo tool riguarda gli airdrop. Con il termine airdrop si fa riferimento al rilascio di token in forma gratuita agli utenti. Dapp Radar permette di scoprire molti airdrop, e di approfittarne in tempo.

Concludiamo con uno sguardo al futuro. Cos’è una DApp oggi, e cosa potrebbe diventare.

Le applicazioni decentralizzate sono qui per restare. Il panorama in continua evoluzione e il numero sempre crescente di DApp indicano senza dubbio un grande entusiasmo per il settore. Che si tratti di gaming, DeFi, NFT, o di mille altri utilizzi, sempre più utenti si stanno avvicinando a questo mondo, e nuovi progetti vengono lanciati ogni giorno.

Con il Web 3 alle porte, non è difficile immaginare una crescita esponenziale delle applicazioni decentralizzate. Le DApp sembrano avere un futuro molto promettente, e in molti campi stanno già dimostrando tutto il loro potenziale. Certo non è facile prevedere quali saranno le nuove tendenze e i nuovi casi d’uso. Solamente il tempo potrà svelarci cosa ci attende.

In ogni caso, se l’entusiasmo è certamente comprensibile, è anche vero che non dovremmo mai dimenticarci i rischi connessi all’uso delle DApp. Si tratta infatti di una tecnologia ancora in fase sperimentale. I problemi, i bug, e i rallentamenti non sono rari, ed occorre sempre adottare molta prudenza. Soprattutto quando ci sono di mezzo le nostre criptovalute.

In questo articolo abbiamo scoperto insieme che cos’è una DApp, e come funzionano le applicazioni decentralizzate. Non dimenticate però: “always do your own research”. Fate sempre le vostre ricerche!

Questo contenuto non fornisce consulenza finanziaria o fiscale. Lo scopo di questo articolo è puramente informativo, educativo e/o di intrattenimento. I nostri contenuti non hanno la finalità di sollecitare all’acquisto e/o alla vendita di beni o servizi. Ogni riferimento a prodotti e/o servizi deve intendersi a scopo esemplificativo. Ricordiamo che la detenzione, la negoziazione e l’utilizzo di risorse finanziarie comporta sempre rischi significativi, inclusa la possibile perdita di tutte le risorse in portafoglio. Per questo, prima di effettuare qualunque operazione in questo ambito, assicurati di aver studiato e compreso a pieno quello che stai facendo e tutti i rischi connessi.

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