Che rapporto c’è tra blockchain e filiera produttiva? Siamo abituati a pensare la blockchain in relazione alle criptovalute, come Bitcoin ed Ethereum. Tuttavia, questa innovativa tecnologia inizia ad essere sfruttata anche in altri campi, primo fra tutti quello della filiera produttiva e della catena dell’approvvigionamento (supply chain). Sebbene siamo ancora in una fase iniziale di sperimentazione, ci sono già vari risultati concreti che dimostrano un miglioramento della trasparenza, della tracciabilità e dell’efficienza.
La tecnologia blockchain può migliorare di molto efficienza, affidabilità e velocità dei processi.
Vishal Gaur e Abhinav Gaiha (https://hbr.org/2020/05/building-a-transparent-supply-chain)
In questo articolo spiegheremo cosa hanno in comune blockchain e filiera produttiva. Mostreremo con chiarezza come la tecnologia blockchain potrebbe rivoluzionare non solo il campo finanziario, ma anche il mondo della catena dell’approvvigionamento (supply chain), della filiera agroalimentare e della distribuzione e tracciatura dei prodotti.
Come la blockchain può rivoluzionare filiera e catena di approvvigionamento.
Prima di cominciare, chiariamo subito un concetto chiave: che cos’è la blockchain? La blockchain è una tecnologia innovativa che ha visto il suo avvento con l’introduzione di Bitcoin. Si tratta di un registro decentralizzato (detto ledger) mantenuto da molti nodi distribuiti e indipendenti, in grado di registrare in maniera immutabile, sicura e libera qualsiasi tipo di dato e di transazione.
L’invenzione di Bitcoin, lanciato nel 2009, ha aperto la strada a molte successive reinterpretazioni della tecnologia blockchain. Con Ethereum, ad esempio, abbiamo assistito all’introduzione degli smart contract, contratti intelligenti in grado di compiere operazioni complesse in maniera programmabile e trasparente. Negli ultimi anni c’è un campo nel quale questa tecnologia sembra essere particolarmente promettente: la filiera produttiva.
L’impiego della blockchain per potenziare la filiera produttiva è ancora in una fase iniziale di sperimentazione e sviluppo. Come vedremo, però, non mancano molti esempi e casi d’uso concreti che mostrano il grande potenziale di questa integrazione. La blockchain, infatti, permette di ottimizzare l’intero processo di produzione e distribuzione, con transazioni di dati più veloci ed efficienti, e con una tracciabilità molto più trasparente.
La blockchain può ottimizzare notevolmente le catene di approvvigionamento, consentendo consegne più rapide ed efficienti in termini di costi, migliorando la tracciabilità dei prodotti e il coordinamento tra i partner, e semplificando l’accesso a prestiti e finanziamenti.
Vishal Gaur e Abhinav Gaiha (https://hbr.org/2020/05/building-a-transparent-supply-chain)
Per comprendere più chiaramente come la blockchain possa aiutare la cosiddetta “supply chain” dei prodotti, occorre innanzitutto analizzare gli svantaggi e i difetti del vecchio modello di filiera.
I problemi attuali della filiera produttiva globale.
L’approccio tradizionale alla gestione della filiera si è dimostrato inefficiente, poco scalabile e inutilmente verboso. Ecco i principali problemi che attualmente affliggono la logistica globale:
- Non esiste uno standard comune, ogni azienda utilizza strumenti e tecniche più o meno diversi e personalizzati.
- Le varie parti faticano a comunicare e a raggiungere un consenso condiviso a livello globale.
- Difficoltà nell’aggiornare i sistemi, i protocolli e i software interni senza incorrere in down-time e rallentamenti.
- La tracciabilità dei prodotti lungo la catena è imprecisa, lenta e aperta a contraffazioni.
- Necessità di audit esterni frequenti per controllare l’affidabilità e garantire la trasparenza.
I vantaggi che la tecnologia blockchain può apportare alla supply chain.
La blockchain riduce notevolmente i problemi di esecuzione, tracciabilità e coordinamento che abbiamo finora presentato. Dal momento che tutti i partecipanti (detti nodi) possiedono una copia completa dell’intera blockchain, ogni parte può esaminare in qualunque momento lo stato di una spedizione, controllare i prodotti in inventario o identificare possibili errori.
Nessun nodo può modificare a posteriori i dati già registrati nel ledger, e questa immutabilità garantisce maggiore trasparenza e affidabilità. Tutti i partecipanti, infatti, ricevono degli identificatori (detti firme digitali), che utilizzano per firmare in maniera unica e inequivocabile i blocchi contenenti i nuovi dati.
Inoltre, gli smart contract possono essere programmati per compiere operazioni in maniera del tutto automatica, senza intervento umano. Ad esempio, un contratto intelligente su blockchain può controllare lo stato di una transazione, ed eventualmente rilasciare un pagamento o creare una nuova entry nel registro distribuito.
Ecco alcuni vantaggi che la tecnologia blockchain può apportare alla supply chain, ovvero alla catena di approvvigionamento:
- Maggiore tracciabilità lungo l’intera filiera dei prodotti: dall’estrazione delle materie prime fino al consumatore finale.
- Maggiore trasparenza in tutti i processi produttivi e logistici, con garanzie più solide per i produttori, per i distributori e per i clienti.
- Migliori relazioni tra partner commerciali grazie al raggiungimento di un consenso condiviso e all’adozione di un registro distribuito tra tutti i nodi.
- Velocizzazione e ottimizzazione di tutti i processi logistici della filiera produttiva.
- Possibilità di implementare nuove tecnologie, come ad esempio token NFT ed etichette RFID, scannerizzabili con un semplice QR code.
- Efficientamento dei processi di audit, che grazie all’immutabilità della blockchain risultano più veloci e più pratici da portare a termine.
- Eliminazione della necessità di terze parti, come società di audit o escrow.
Blockchain e filiera alimentare: tracciabilità e trasparenza nel settore agroalimentare.
Una solida tracciabilità è la chiave per una più efficiente gestione dei rapporti di filiera, della rintracciabilità del prodotto, dell’etichettatura. È maggior sicurezza, gestione più efficiente, riduzione del rischio di contenzioso, innovazione sostenibile e vincente.
Andrea Iurato
Il monitoraggio dei prodotti alimentari rappresenta un caso d’uso molto importante, in particolare quando si verificano problemi legati ad intossicazioni alimentari o contaminazioni. La tecnologia blockchain, grazie alla tracciatura di tutti i passaggi nella catena produttiva, consente un tracking più trasparente e accurato dello storico dei prodotti, e dunque garantisce una risoluzione più veloce ed efficace di possibili problemi.
Per approfondire l’argomento, ti consigliamo di leggere questa intervista:
Blockchain e filiera agroalimentare, un esempio italiano: WINE Blockchain.
Come abbiamo spiegato, tracciabilità e trasparenza nel settore agroalimentare sono fondamentali. Per questo motivo stanno nascendo sempre più realtà innovative che integrano blockchain e filiera alimentare. Vediamo insieme un esempio italiano.
La Cantina Placido Volpone, una cantina vinicola pugliese, è il primo esempio di azienda vitivinicola al mondo certificata blockchain.
Attraverso un’etichetta intelligente posta sulla bottiglia di vino (QR Code), il consumatore può verificare provenienza, caratteristiche organolettiche e l’intero percorso produttivo del vino acquistato.
Dal campo in cui vengono coltivate le viti alle sementi utilizzate, dai vari passaggi della filiera agroalimentare fino allo scaffale dell’enoteca: ogni aspetto diventa tracciabile grazie alla blockchain.
WINE Blockchain garantisce un rapporto di totale fiducia e trasparenza tra produttore e consumatore finale, attraverso la tracciabilità.
Dal sito https://www.ezlab.it
Blockchain e filiera produttiva: considerazioni finali.
In questo articolo abbiamo presentato i principali problemi che affliggono la filiera produttiva a livello globale. Abbiamo mostrato come la tecnologia blockchain possa offrire una serie di soluzioni innovative, in grado di garantire maggiore trasparenza, tracciabilità ed efficienza in molti processi.
Blockchain e filiera produttiva costituiscono dunque un’accoppiata molto promettente, ma non dobbiamo dimenticare che le nuove tecnologie in gioco sono ancora in fase di sperimentazione e sviluppo. Problemi e limitazioni non mancano: ad esempio, ci sono vari problemi riguardanti la privacy e la segretezza dei dati commerciali delle aziende coinvolte. Anche i costi di interazione con blockchain e smart contract spesso costituiscono un ostacolo.
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