Token crypto: cosa sono e come funzionano. Dagli NFT ai fan token.

Cosa sono i token crypto? Con questo termine si fa riferimento a dei gettoni crittografici generati all’interno di un network blockchain. Un token crypto può essere utilizzato per pagare dei servizi, per partecipare alla governance di un progetto, o per dimostrare la proprietà di un asset fisico o digitale. A differenza delle criptovalute come bitcoin, i token non possiedono una blockchain dedicata, ma ne sfruttano una già esistente.

Il Web 3 è una versione di internet dove i proprietari sono gli utenti e gli sviluppatori, e dove molti aspetti vengono orchestrati attraverso l’uso di token.

C. Dixon – Cofondatore di SiteAdvisor

In questo articolo scopriremo che cos’è un token crypto, come funziona e quali sono i suoi molteplici usi. Dai fan token agli NFT, illustreremo tutto quello che c’è da sapere su questo argomento. Buona lettura!

Cosa sono i token crypto e come funzionano i gettoni su blockchain.

Per comprendere cos’è un token crypto cominciamo con un esempio tratto dalla vita di tutti i giorni. Cosa hanno in comune i gettoni della lavanderia, le fiches del casinò e i buoni pasto? Questi oggetti sono dei “token” ( letteralmente “gettoni”) che hanno valore solo in un determinato contesto, e che possono essere spesi per usufruire di un servizio. Naturalmente, possiamo anche scambiare questi token, o venderli e comprarli per denaro. Tuttavia, la loro natura non è propriamente quella di una valuta, a differenza delle criptovalute come bitcoin.

Dunque, per riassumere: un token è un’unità di valore generata all’interno di un dato ecosistema blockchain. Questa unità di valore è scambiabile dagli utenti, e può essere utilizzata per accedere ad un servizio, oppure conservata come investimento.

Esistono molti tipi differenti di token, ognuno con le sue caratteristiche e le sue funzioni. Scopriamo insieme i principali!

Token crypto: a cosa servono? Usi e tipologie dei token.

Un tipo di token molto particolare: il fan token.

Abbiamo visto quali sono le principali tipologie di token crypto. Esiste un altro tipo di token che sta spopolando sempre di più tra gli appassionati di sport: il fan token. I fan token sono gettoni digitali emessi da varie blockchain, come ad esempio Chiliz, grazie ai quali i club di varie discipline sportive possono interagire con i propri sostenitori.

Token crypto: fan token.

• Inter fan token: la famosa squadra di calcio milanese ha recentemente introdotto il proprio token. Grazie all’Inter fan token ($INTER) è possibile partecipare a pronostici, scommesse, sondaggi, estrazioni di biglietti e di sconti e cashback sul merchandising.
• Juventus fan token: anche la squadra torinese di serie A non è da meno. Grazie a $JUV, il fan token Juventus officiale, è possibile influenzare le decisioni del Club, accedere ad esperienze VIP, vincere estrazioni e biglietti.
• PSG token: un altro token molto apprezzato è quello appartenente al club Paris Saint Germain. Il ticker è $PSG.
• ACMilan crypto: $ACM, questo è il nome del fan token della famosa squadra lombarda Milan.

Cos’è la tokenomics: l’economia di token e criptovalute.

Con il termine tokenomics, unione di token e di economics (che in inglese significa economia), si fa riferimento allo studio dei parametri economici che regolano un specifico ecosistema crypto. La tokenomics analizza, interpreta, pianifica e organizza tutti gli aspetti riguardanti un token e la micro-economia che si sviluppa attorno ad esso. Dalla creazione iniziale, alla distribuzione agli utenti, dalla gestione della supply alla parziale rimozione dal network (chiamata burn).

La tokenomics è una scienza molto complessa, ma facciamo subito un esempio semplice per comprenderne meglio lo scopo.

Ogni nuovo progetto blockchain dovrà definire, prima del lancio, le modalità con cui i suoi token verranno distribuiti agli utenti. Solitamente i token vengono rilasciati secondo tre modalità: ICO, rewards e mining.

Con la sigla ICO (initial coin offering) si fa riferimento alla vendita iniziale di un token ai primi investitori interessati. È un processo simile alle IPO (initial publico offering) della finanza tradizionale.

I token di un nuovo protocollo possono essere distribuiti anche come reward (ricompense), quando gli utenti compiono determinate azioni per il network. Ad esempio, Augur ricompensa gli utenti che verificano degli eventi per il suo sistema di scommesse decentralizzate.

Infine, i token possono essere rilasciati ai miner e ai validatori di una blockchain come incentivo per il loro lavoro. Miner e validatori assicurano infatti la sicurezza di una blockchain e la mantengono operativa, aggiungendo i nuovi blocchi alla catena. I due meccanismi di consenso principali attraverso i quali questo processo è possibile sono proof of work e proof of stake, come spieghiamo in questo articolo.

La modalità di distribuzione e il numero di token distribuiti sono parametri che vanno calibrati molto attentamente. Questo per evitare forti oscillazioni e svalutazioni di prezzo (iperinflazione). Naturalmente esistono anche molti altri parametri di cui si occupano tutti coloro che definiscono la tokenomics di un nuovo progetto crypto.

Fine ultimo della tokenomics è garantire la stabilità necessaria perché un token possa venire utilizzato con efficacia e prosperare sul mercato.

Token crypto: erc20, bep20. Cos’è un token standard?

La maggior parte dei token non ha una sua blockchain dedicata, ma viene creata su una rete già esistente. La blockchain di Ethereum ospita la maggior parte dei token, ma non mancano varie alternative. Per rendere i vari token compatibili con il network, esistono differenti standard condivisi. Scopriamo insieme i principali.

NFT: cosa sono i non fungible token e cosa servono.

Abbiamo esplorato il concetto di token crypto, mostrando anche alcuni esempi concreti di utilizzo. Tra le varie tipologie di token, oggi si sente sempre più spesso parlare di NFT, ovvero i “non-fungible token”. Ma cosa sono gli NFT, e come si differenziano dagli altri token?

Gli NFT sono dei token unici che certificano inequivocabilmente la proprietà di un asset. Possiamo immaginarli come un contratto digitale che lega un oggetto (reale o virtuale) ad un proprietario.

Pensiamo ad un immagine o ad una traccia audio pubblicata su internet: chiunque può salvarne una copia, ed è molto difficile stabilire chi abbia creato l’originale e chi lo possieda. Gli NFT permettono di identificare in maniera sicura e univoca il proprietario di un qualsiasi asset: immagini, file digitali, musica, item di giochi, ma anche documenti o oggetti del mondo reale. Le possibilità sono infinite, ed esistono molti progetti che sfruttano questa innovativa tecnologia su blockchain.

Definiamo questi token “non fungibili” in quanto, a differenza di valute e criptovalute, non hanno tutti lo stesso valore e le stesse proprietà. Due NFT possono avere caratteristiche e prezzi molto differenti! Se un bitcoin vale sempre 1 bitcoin, e può essere scambiato per un altro bitcoin con un rapporto di 1:1, ogni NFT è unico e ha caratteristiche proprie.

Per creare un NFT esiste un processo chiamato mint, con il quale si associano indissolubilmente un asset e un nuovo token non fungibile su blockchain. Una volta creati, gli NFT sono conservati in un wallet, e possono essere venduti e acquistati su exchange e marketplace, esattamente come un qualsiasi altro token.

Se vuoi approfondire questo tema e scoprire tutti i segreti del mondo degli NFT, dai un’occhiata a questo articolo: Cosa sono gli NFT e come funzionano i non-fungible token?

Cos’è un token: conclusione.

In questo articolo abbiamo illustrato che cos’è un token crypto, cosa serve e come funziona. Dopo aver spiegato quali sono le tipologie di token più comuni e gli standard più diffusi, abbiamo anche approfondito i concetti di tokenomics e di NFT.

Ora che sai tutto quello che c’è da sapere sul mondo dei token, è arrivato il momento di leggere questi due articoli veramente importanti:

Grazie per essere arrivato fin qui, e ricorda: “always do your own research!”. Fai sempre le tue ricerche!

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